venerdì 16 ottobre 2015

E' cambiato il vento su Venezia e Torcello è già un passo avanti come laboratorio di novità...

(ANSA) - VENEZIA, 16 OTT - "Il Governo é pronto a fare la propria parte perché Venezia sia ciò che deve non solo per i veneziani ma per il mondo intero". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, parlando a Venezia all'inaugurazione di un nuovo campus universitario. "L'Italia é una super-potenza culturale - ha aggiunto - e in questo senso Venezia é un pezzo del futuro del Paese. Non immaginatela semplicemente come un museo a cielo aperto da coltivare, coccolare e apprezzare, ma poi da riempire

con i ricordi e non con i progetti". (ANSA).



GLI ABITANTI DI TORCELLO PROTAGONISTI DI “STUDIOAPERTO LIFE” DOMANI SERA ALLE 19.00 SU ITALIA1


16 ottobre 2015 - Dopo l'Oscar Green assegnato da Coldiretti al progetto Habitat di Flamingo Art Media per il film documentario su Torcello, l'atmosfera nell'isola è cambiata. Il solito via vai di turisti frettolosi è rimasto, ma tra gli abitanti si vive un'insolita effervescenza grazie all'obiettivo comune di diffondere la bellezza del posto con uno spirito di rinnovata collaborazione. L’attenzione mediatica per questa oasi lagunare è aumentata ogni giorno telecamere e giornalisti sono in giro per interviste e riprendere immagini. Anche la troupe di Studio Aperto Life, guidata dalla giornalista Alessandra Vieri,è rimasta affascinata dalla storia di Paolo Andrich, l’agricustode di questo luogo incantato, dove non c'è una farmacia, né un forno. Ruota intorno a lui e alla piccola comunità composta da appena 9 residenti, la puntata in onda, domani sera su Italia 1 alle ore 19.00. Oltre al messaggio della conservazione del paesaggio, delle difficoltà logistiche, il contenuto artistico e archeologico, tema della trasmissione è la solidarietà che in queste circostanze diventa determinante. Tra le testimonianze raccolte anche quella dei tre titolari dell'Osteria del Ponte del Diavolo Alberto Barbierato, tornato nella sua terra natia dopo un passato da cameriere, per rilevare il locale che fu dei genitori. Ora il ristorante è un punto di riferimento della cucina tipica lagunare, in quanto è servito ogni giorno dall’unico pescatore della zona Domenico Rossi che quotidianamente con la sua barca consegna crostacei e pesce fresco, diventando quasi un’attrazione per clienti e visitatori. I suoi granchi dentro le nasse hanno viaggiato fino all’Expo dove gli chef Stefano Vianello e Roberto Niero dello staff dell'Osteria Al Ponte del Diavolo, hanno preparato e servito in tempi diversi - secondo la stagionalità - prima le "moeche" e poi le "masanete": fritte nel primo caso con le castraure o bollite condite con prezzemolo nel secondo.

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